Che cos’è la postura

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In questo articolo voglio spiegarti che cos’è la postura e quali sono i principali meccanismi che possono influenzarla.

La più classica delle definizioni (wikipedia) sulla postura è:

la postura è l’atteggiamento che il corpo assume nello spazio e la relativa relazione con i suoi segmenti corporei.

Questo è ciò che trovi nei motori di ricerca o nei testi più classici sulla postura, ma se continui a leggere il post, capirai che la postura è molto di più.

1. Quali sono le strutture coinvolte nel mantenimento della postura

Il Sistema Tonico Posturale (STP) è composto da varie strutture appartenenti sia al sistema nervoso centrale che al sistema nervoso periferico. 

Possiamo definire il STP come un sistema cibernetico, ovvero prende informazioni dalla periferia e dai recettori posturali (input), le elabora a livello del sistema nervoso centrale ed emette degli output attraverso il sistema muscolare.

La postura come sistema cibernetico

Nell’immagine qui sopra puoi vedere un’esemplificazione del concetto di sistema cibernetico.

In pratica prendiamo le informazioni (input) attraverso una serie di strutture specializzate disseminate in tutto il nostro corpo:

  • Esterocettori: percepiscono stimoli provenienti dal mondo esterno.
  • Propriocettori: percepiscono stimoli provenienti da ossa, muscoli, tendini, legamenti e capsule articolari.
  • Enterocettori: percepiscono stimoli provenienti dall’organismo, in particolare dai visceri, dalle loro membrane di rivestimento e dai vasi.

Quelli che universalmente vengono definiti come recettori posturali sono:
 – i recettori vestibolari
 – i recettori visivi
 – i recettori podalici

I vestiboli, strutture che si trovano nell’orecchio interno, rilevano la posizione del capo nello spazio e sono in grado di percepire se la testa è in posizione estesa, flessa, ruotata o capovolta. Sono in grado anche di percepire repentini cambi di direzione o di velocità. Insomma sono dei veri e propri accelerometri!

Il sistema visivo, oltre ad essere un importantissimo organo di senso, è un rettore posturale. È in grado di ricostruire l’orientamento spaziale della verticalità e dell’orizzontalità, prendendo punti fissi di riferimento, permettendoci di ancorarci nello spazio.

Oltre a scambiarsi informazioni con i vestiboli per il posizionamento della testa, il sistema visivo è connesso anche ai muscoli del tratto cervicale (c2-c3) attraverso il riflesso oculocefalogiro.

È per tale motivo che un disturbo agli occhi può provocare un assetto posturale viziato.

Ultimo, ma non ultimo, i piedi che sono il nostro contatto con il suolo. I recettori podalici sono l’interfaccia tra l’ambiente e il STP. Scambiano continuamente informazioni che dal terreno arrivano al sistema nervoso centrale e da questi verso il suolo. I piedi sono dei compensatori per eccellenza!

Parlando di ingressi sensoriali non va dimenticato il sistema stomatognatico (il recettore dento-occlusale) , che pur non avendo un ruolo diretto nella regolazione del STP, ha la capacità di influenzarlo e di destabilizzarlo.

Adesso che abbiamo ricevuto tutte le informazioni dall’ambiente e dal nostro corpo, che succede?

Beh! A questo punto il sistema nervoso centrale elabora tutte le informazioni che sono arrivate dai vari recettori e indurrà una risposta posturale.

Tale risposta si paleserà a livello delle catene cinetiche muscolari.

Facciamo un esempio.

Immagina di camminare per strada e all’improvviso vieni colpito da una forte raffica di vento. Proprio ciò che succede alla ragazza nell’immagine qui sotto.

Ragazza che cammina contro vento

Osserva la sua postura, non ti dice niente?

Ebbene in una frazione di secondo il STP ha elaborato tutti i dati provenienti dai vari recettori e ha fornito una risposta che si evidenzia proprio nella postura di questa povera ragazza. 

Ha determinato che curvandosi su se stessa, inclinandosi di quella precisa angolazione in avanti e spostandosi con un passo più deciso, sarebbe riuscita a proseguire senza cadere e senza doversi fermare. 

Celebre la frase del capostipite degli studi di Posturologia Charles Bell:

come riesce un uomo a mantenere una postura eretta o inclinata contro il vento che soffia su di lui? È evidente che egli possiede un senso attraverso il quale conosce l’inclinazione del proprio corpo e che possiede l’attitudine ad aggiustarla […] (da The Hand: its Mechanism and Vital Endowments as evincing Design, London, 1837).

Questo deve farti capire anche un altro elemento molto importante e cioè che il STP è un sistema automatico! 

Questo era solo un accenno di come funziona a grandi linee il STP, ma il bello deve ancora venire.

Si perché la nostra postura non è solo regolata da tutte le informazioni che costantemente arrivano al sistema nervoso centrale, ma anche da altri aspetti che, purtroppo, non tutti coloro che si occupano di salute e benessere tengono in considerazione.

Vediamoli nel prossimo punto.

2. Cosa può influenzare la postura

Possiamo racchiudere i vari stimoli che giungono al sistema nervoso centrale in tre macroaree:

  • Area fisica
  • Area emozionale 
  • Area nutrizionale

Quando parlo di area fisica mi riferisco a tutto ciò che ha a che fare con le nostre abitudini, lo sport che pratichiamo, il lavoro che facciamo e tutti i traumi fisici che abbiamo subito nel corso della nostra vita. 

Tutte queste variabili influiscono sulla nostra postura perché per ogni postura assunta nel corso della giornata il STP deve adattarsi per farci stare comodi, facendoci spendere meno energie possibili e mantenendo l’equilibrio.

Praticamente rispettando le 3 leggi fondamentali della postura: equilibrio, economia e confort, ma di questo parlerò in un prossimo articolo.

Nell’area emozionale troviamo le nostre emozioni e i nostri stati d’animo. Pensa all’ultima volta che hai provato rabbia per qualcosa, ricordi lo stato tensivo? Probabilmente eri un unico fascio di nervi, contratto e pronto ad attaccare. 

E invece quando sei stato triste? Probabilmente eri chino su te stesso, avevi poca energia e non ti andava di fare nulla.

Ma i traumi emozionali influenzano la postura anche perché influiscono su un muscolo molto importante: il diaframma respiratorio. Quando questo muscolo non lavora liberamente la nostra respirazione inevitabilmente si altera e iniziamo a respirare più di torace che di pancia.

Questo provoca alterazioni posturali che finiscono con la comparsa di affaticamento e dolore ai muscoli del collo e delle spalle (muscoli accessori secondari).

Anche la nutrizione ha un ruolo importante nell’ambito della postura. Ciò che mangiamo, la chimica che ne consegue, i medicinali che assumiamo inviano informazioni al sistema nervoso centrale. 

Ci sono parecchi alimenti definiti pro-infiammatori e cioè aumentano lo stato d’infiammazione del nostro organismo che, spesso, si ripercuote sul sistema muscolo-scheletrico.

Non dimenticare che abbiamo gli enterocettori, lo accennavo prima, che prendono informazioni proprio dai nostri visceri!

Le aree che agiscono sul sistema nervoso centrale

Adesso sai che la nostra postura non è governata solo da una serie di informazioni che, attraverso i nostri recettori, inviamo al sistema nervoso.

La postura è molto di più!

È la tua storia. È il risultato di tutto ciò che hai vissuto da quando sei nato fino ad oggi. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, è il risultato di tutto ciò che hai vissuto dal preciso momento in cui sei stato concepito.

Il tipo di gravidanza (più o meno serena) che ha portato avanti tua mamma, il suo rapporto con tuo padre, il parto (naturale, cesareo, complesso), il tipo di allattamento, l’ambiente in cui sei cresciuto… tutto questo ha potuto influire sulla tua postura.

È per questo motivo che durante la mia anamnesi ricerco tante informazioni che, molto  spesso, posso sembrare “strane” o superflue.

Solo attraverso la ricostruzione della storia (fisica, emozionale, nutrizionale) e passando al vaglio i vari recettori posturali, è possibile risalire alla causa che ha potuto provocare quel dolore per il quale ti sei rivolto allo specialista.

Ma la domanda che tutti mi pongono e che magari ti stai facendo tu stesso in questo momento è: “Esiste la postura perfetta?”  

3. Qual è la postura perfetta

Ti rispondo in maniera diretta e senza troppi giri di parole.

La postura perfetta non esiste!

Se hai avuto la pazienza di leggere fino a qui (e ti ringrazio per questo), avrai sicuramente capito che la postura è governata da tanti fattori ed ognuno di noi ha la propria.

Piuttosto possiamo parlare di postura corretta o viziata e per farlo dobbiamo, noi operatori, rifarci ad un modello ideale. Serve solo per avere un punto di riferimento universalmente riconosciuto.

In questi termini allora ti direi che una postura ideale esiste ed è riportata in tutti i testi sull’argomento.

postura ideale

Nella postura ideale ciò che salta all’occhio è la perfetta simmetria che riscontreremmo se dividessimo il corpo in due parti perfettamente uguali.

Nella realtà questa simmetria non è mai rispettata e, come dico sempre ai miei pazienti, se dovessi trovami davanti ad un corpo perfettamente simmetrico sono sicuro che sarebbe un alieno!

Ciò che conta veramente è l’armonia delle varie parti del corpo. Avere due trapezi perfettamente simmetrici, ma troppo grossi rispetto alle spalle, per quanto mi riguarda è un chiaro segno di squilibri muscolari che vanno assolutamente indagati.

Quindi si parte da una postura ideale per avere un riferimento, ma non bisogna lasciarsi andare alla tentazione di mirare alla perfezione che, ribadisco, in abito posturale non esiste.

 

Sono arrivato alla fine di questo articolo e mi auguro ti sia servito a fare un po’ più di chiarezza su cosa è realmente la postura. 

Credimi l’argomento è molto vasto ed è davvero molto più complesso!

Se hai bisogno di qualche chiarimento o vuoi farmi qualche domanda, utilizza il form qui sotto. 

E se ti fa piacere, condividi!

Letture consigliate

Il primo libro che ti consiglio è: L’intelligenza nel movimento (Katia Francesconi, Giovanni Gandini). Un libro davvero molto completo sia dal punto di vista teorico che pratico. Infatti è corredato da una serie di esercizi e link a video davvero molto utili.

Il secondo è: La valutazione posturale (Jane Johnson). Per chi vuole addentrarsi nella valutazione e ha bisogno di un testo di riferimento sulle procedure valutative.

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